Specie ortive

Specie ortive

ANGURIA

L’anguria appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Il suo nome scientifico è Citrullus Lanatus. Ne esistono molteplici tipologie: tonda, ovale, allugata, mini, midi, senza semi, a pasta gialla, a buccia nera, a buccia gialla, a buccia verde striata scura, a buccia verde striata chiara.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, piantina innestata, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: si pensa che la pianta di anguria nasca nel deserto africano come pianta selvatica i cui frutti rappresentano una fonte di acqua e sostentamento per la popolazione del luogo. La prima coltivazione di anguria pare risalga a circa 5000 anni fa, nell’antico Egitto. Il frutto veniva, infatti, posto nelle tombe dei faraoni come mezzo di sostentamento per l’aldilà.

 

 

ASPARAGO

L’asparago appartiene alla famiglia delle Asparagaceae. Il suo nome scientifico è Asparagus Officinalis. Ne esistono diverse tipologie da quello selvatico a quello latino, dal bianco al violetto.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: dopo aver mangiato gli asparagi, l’urina ha un odore particolarmente intenso. Tutta colpa dell’acido aspartico, amminoacido presente nell’asparago, diuretico e dall’effetto purificante.

 

BARBABIETOLA

La barbabietola da orto appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Il suo nome scientifico è Beta Vulgaris var. Cruenta. Le parti commestibili sono le foglie e le radici, ricche di antiossidanti.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: proprio per le sue componenti, la barbabietola da orto è un alleato contro le anemie e le infezioni del sistema cerebrale, stimola, inoltre, la produzione di globuli rossi e scioglie i depositi di calcio nei vasi sanguigni.

 

 

 

BASILICO

Il basilico appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo nome scientifico è Ocimum Basilicum. Oltre al classico basilico genovese, annoveriamo nelle nostre produzioni il basilico a foglia larga, il basilico greco, il basilico a foglia rossa, il basilico al limone, il basilico alla cannella e il basilico alla liquirizia.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: se per gli egizi e per i greci il basilico rappresentava una pianta di buon auspicio dopo la morte, per i cinesi e per gli arabi era ricca di proprietà medicinali. I romani, invece, la consideravano un elemento diabolico e addirittura velenoso che portasse odio, sfortuna.

 

 

BIETOLA

La bietola da coste appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Il suo nome scientifico è Beta Vulgaris var. Cicla. Ne esistono diverse tipologie: da taglio o da cespo, a costa verde barese, rossa e colorata. Pianta a produzione annuale e biennale.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: È una verdura ricca di proprietà benefiche, diuretica e rinfrescante, contrasta cistite e malattie renali. Aiuta a prevenire l’anemia da carenza di ferro e le malattie cardiovascolari.

 

 

CARCIOFO

Il carciofo appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome scientifico è Cynara Scolymus. Le varietà di carciofo sono molteplici e si distinguono a seconda della presenza o meno di spine, dal colore del capolino violetto o verde, in base al ciclo fenologico tra varietà autunnali rifiorenti e varietà primaverili unifere. Oltre alla produzione di piantine di carciofo da seme, sono presenti presso la nostra azienda anche piantine da bulbo di varietà locali.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: Si pensa che la domesticazione del carciofo dal suo progenitore selvatico sia avvenuta proprio in Sicilia intorno al I sec. d.C. per poi diffondersi in tutta Italia.

 

 

CAVOLFIORE

Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Oleracea L. var. Botrytis L. Tantissime sono le varietà da noi utilizzate che coprono epoche di trapianto da giugno sino a marzo/aprile. Dal classico cavolfiore bianco, al verde di macerata, al romanesco, al violetto catanese, al rosa, all’arancione sino alle varietà locali “san martinaro e “natalisi” dal colore viola scuro tendente al nero e corimbo molto grande.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: i romani che ne conoscevano le virtù terapeutiche erano soliti consumarlo crudo prima dei banchetti per rallentare l’assorbimento dell’alcool.

 

CAVOLO BROCCOLO

Il broccolo appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Oleracea var. Italica. Della pianta si consumano in cucina le infiorescenze non ancora mature. Le tipologie allevate presso la nostra azienda vanno dal classico broccolo verde scuro intenso con una cupola piuttosto grande e alta, al broccolo che produce notevoli ricacci. Di quest’ultimo tipo esiste anche la variante viola scuro tendente al nero, originaria delle nostre zone.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: i broccoli contengono glucosinolati, ovvero dei composti che, durante la masticazione, liberano sostanze con forte attività antitumorale. Tuttavia, per sfruttarne al meglio questi benefici bisogna porre grande attenzione alla cottura. La migliore è quella breve ossia al vapore per pochi minuti o saltati in padella. Quando la cucina è invasa da quel forte odore di cavolo, vuol dire che la cottura effettuata non è delle migliori, pertanto la maggior parte delle sostanze benefiche sono già andate perdute.

 

CAVOLO CAPPUCCIO

Il cavolo cappuccio appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il nome scientifico è Brassica Oleracea Var. Capitata. Ha la caratteristica di avere le foglie esterne lisce che si chiudono le une sulle altre sino a formare una palla tonda. Di colore verde o viola intenso, lo si può coltivare tutto l’anno scegliendo la varietà più idonea per ciascuna epoca di trapianto.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: Sai perché si dice “sei nato sotto un cavolo”? Nell’immaginario dei contadini, l’ortaggio aveva una valenza simbolica particolare ovvero le foglie centrali venivano assimilate al sesso femminile, mentre il fusto rappresentava il membro maschile.

 

 

CAVOLO LACINIATO NERO DI TOSCANA

Il cavolo nero di Toscana appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Oleracea Var. Sabellica. La caratteristica è data dal fatto che è privo di gemma centrale. Produce solo foglie di colore verde scuro, lanceolate e un po’ bollose.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: di solito la pianta persiste nel terreno per circa tre anni o più. Si può ottenere un ottimo pesto di cavolo nero per condire i primi piatti in cucina. Dal sapore pungente, va pulito eliminando il fusto centrale da ciascuna foglia e cuocendolo a vapore o in acqua salata per circa mezz’ora.

 

CAVOLO RAPA

Il cavolo rapa appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Oleracea var. Gongylodes. Di colore bianco, verde o violetto, la parte commestibile è rappresentata dalle foglie e dalla torsa (impropriamente chiamata rapa).

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: ricco di vitamina C, sali minerali, fosforo e calcio, il miglior modo per preservarne le sostanze è consumarlo crudo.

 

 

 

 

CAVOLO VERZA

Il cavolo verza appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Oleracea var. Sabauda. Si distingue dal cavolo cappuccio in quanto le foglie sono bollose, increspate e con nervature prominenti. Ne esistono diverse varietà per trapianti estivi, autunnali e invernali.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: l’acqua di cottura pare sia ricca di zolfo e per questo viene utilizzata per contrastare eczemi e infiammazioni. Il succo di cavolo verza, invece, sembra sia un ottimo alleato contro la stipsi.

 

CETRIOLO

Il cetriolo appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo nome scientifico è Cucumis Sativus. Le nostre piantine riguardano sia varietà professionali per coltura in serra dal classico cetriolo corto a quello lungo di tipo olandese o giapponese, sino a varietà non ibride per coltura in pieno campo, come il cetrangolo barese.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: il cetriolo, originario dell’India e della Mesopotamia, pare risalga al 2500 a.C. Ricco di acido tartarico, sembra impedisca ai carboidrati dei prodotti alimentari di trasformarsi in grassi.

 

CIME RAPA

La cima di rapa appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica rapa Sylvestris. Le varietà si distinguono tra ecotipi locali e ciclo di produzione, si parte dalla quarantina sino ad arrivare alla centoventina. Esistono anche tipologie più tardive poco utilizzate nella nostra zona. Della cima di rapa si consumano le infiorescenze in boccio e le foglioline più tenere.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: il consumo di cime di rapa è molto consigliato in gravidanza poiché sono ricchi di folati. Questi ultimi aiutano a prevenire la spina bifida nel nascituro.

 

CIPOLLA

La cipolla appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae. Il suo nome scientifico è Allium Cepa. Le varietà di cipolla da noi utilizzate coprono epoche di trapianto che vanno da ottobre sino a fine maggio e riguardano varie tipologie: dalla classica bianca a forma tondeggiante, alla bianca di Maggio grossa e piatta, segue la varietà locale famosa col nome di Cipolla di Giarratana, la rossa di Tropea e le varietà dorate.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: come evitare di piangere quando si affetta la cipolla? Utilizzare un coltello molto affilato e tagliarla sotto un getto d’acqua, immergere la cipolla in una ciotola contenente acqua per qualche minuto oppure usare occhialini da nuoto 😉

 

FAGIOLINO

Il fagiolino, chiamato anche mangiatutto, appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Il suo nome scientifico è Phaseolus Vulgaris. Dalla tipologia rampicante o a terra, solitamente le nostre piantine vengono allevate in contenitori di polistirolo da 84 fori e torba soffice con tre semi per alveolo.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: diversamente dagli altri legumi, contengono un’elevata quantità d’acqua e poche proteine. Hanno, infatti, effetti diuretici e rinfrescanti per l’apparato gastro-intestinale. Per lo scarso apporto glucidico, possono essere consumati anche dai diabetici.

 

FINOCCHIO

Il finocchio appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Il suo nome scientifico è Foeniculum Vulgare Miller. Nel nostro vivaio sviluppiamo calendari di produzione personalizzati per trapianti dai primi di luglio sino a fine marzo.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: sai da dove proviene il termine infinocchiare? Nell’antica Roma quando un oste voleva rifilare del vino non buono ai propri ospiti, prima era solito servire del finocchio in modo da mistificare il gusto.

 

FRAGOLA

La fragola appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Il suo nome scientifico è Fragaria Vesca L. Produciamo le piantine in contenitori di polistirolo da 40 fori con torba soffice e in vasi diametro 14 cm. Le varietà più utilizzate corrispondono alla tipologia di fragolona.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: in Francia sono considerate afrodisiache, gli sposi, infatti, le mangiano insieme, come prima colazione, dopo il matrimonio in segno di buon auspicio.

 

INDIVIA RICCIA

L’indivia appartiene alla famiglia delle Astaraceae. Il suo nome scientifico è Cichorium Endivia. La tipologia comunemente allevata nel nostro vivaio è quella riccia. Dal sapore amarognolo e dalla consistenza croccante, individuiamo differenti varietà che consentono trapianti lungo tutto l’anno.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: dato il suo bassissimo contenuto di calorie, viene raccomandata nelle diete dimagranti o in caso di diabete. Il suo consumo ha un’azione diuretica e depurativa nell’organismo. Dal liquido di cottura, inoltre, si può ricavare un tonico per il viso.

 

LATTUGA

La lattuga appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome scientifico è Lactuca Sativa. Le tipologie da noi allevate in piantina sono molteplici e tutte con varietà rigorosamente professionali: dalla classica romana, alla canasta, alla trocadero, all’iceberg, alla foglia di quercia rossa e bionda sino alle lollo rossa e bionda.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: si pensa che la lattuga provenga dall’Oriente. Il nome le fu attribuito, però, dagli antichi abitanti d’Italia, in quanto secerne un succo tipo il lattice dalla consistenza appunto lattiginosa, da qui il nome lattuga.

 

MELANZANA

La melanzana appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Il nome scientifico è Solanum Melongena. Dalla classica melanzana a forma ovale di colore nero, alla tonda viola scuro, alla famosa violetta di Firenze, per poi passare alla violetta palermitana, sino alla striata, alla bianca, alla nera lunga, alla tipologia seta di colore viola/rossastro e forma allungata, alle mini melanzane. Tantissime le varietà prodotte in piantina presso il nostro vivaio, da quelle altamente professionali per coltivazioni in serra e pieno campo specifiche per le grandi aziende di produzione, sino a varietà locali apprezzate dall’amante dell’orto domestico.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, piantina innestata, convenzionale, biologica.

 

I portinnesti utilizzati per le piantine di melanzana innestata variano da diverse selezioni di Solanum Torvum sino a portinnesti ibridi interspecifici.

Curiosità: il nome deriva dal latino mala insana ovvero mela malsana, come avvertimento per non mangiare i frutti crudi. Proprio per il suo nome, l’utilizzo inizialmente fu relegato solo in campo medico/erboristico. Solo nel ‘700 si cominciò ad apprezzarne l’uso in cucina.

 

MELONE

Il melone appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo nome scientifico è Cucumis Melo L. Esistono molteplici varietà di melone per trapianti in serra, tunnel e campo aperto: charentais semiretato con solcatura della fetta, gialletto rugoso, gialletto amarillo, galia, retato con o senza solcatura della fetta, il melone purceddu dalla buccia verde intenso e rugosa. Si prediligono varietà ibride professionali per garantire ottimi risultati.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, piantina innestata, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: il melone è un alleato per la tintarella d’estate, in quanto ricco di betacarotene che stimola la produzione di melanina.

 

OKRA

L’Okra o Gombo appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Il suo nome scientifico è Abelmoschus Esculentus. È una tipica pianta dell’Africa tropicale, i cui frutti sono largamente utilizzati nella cucina indiana, ma anche in quella bulgara, greca, albanese e del Ghana. La piantina è allevata in contenitori di polistirolo con torba soffice da 84 fori e in vasi dal diametro di 14 cm.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: proprio per le condizioni climatiche favorevoli, la Sicilia costituisce la regione d’Italia dove la coltivazione del gombo si è ampiamente sviluppata. Pare che i frutti di questa pianta siano un vero toccasana. In particolare, il decotto di okra viene anche utilizzato per trattare il mal di testa, la febbre e l’artrite.

 

PAK CHOI

Il Pak Choi appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Brassica Rapa subsp. Chinensis. Originario della Cina e largamente diffuso in Oriente, somiglia molto a una bieta, ma il sapore è di gran lunga differente, tipico dei cavoli.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: pare si posizioni al secondo posto nella classifica della densità nutrizionale dei 41 alimenti vegetali ricchi di nutrienti. (Di Noia Jennifer 2014-06-05, “Defining Powerhouse Friuts and Vegetables: A Nutrient Density Approach”)

 

PEPERONE

Il Peperone appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Il suo nome scientifico è Capsicum L.  Esistono svariate tipologie: dal classico peperone a punta meglio conosciuto come corno di toro di colore rosso intenso e giallo sia di grosso calibro sia più fine, al peperone quadrato ¾ lungo sia rosso sia giallo, al peperone cubo tipico del mercato biologico, al peperone snack dai colori verde, giallo, rosso e arancio, al tipo topepo, al friggitello nocerese e napoletano, sino alle tipologie piccanti. Tra queste ultime annoveriamo il classico piccante di Cayenna, le varietà ibride più professionali a punta lunga, i cornetti piccanti, la ciliegia semi piccante, i peperoni piccanti ornamentali e quelli, invece, super hot: si pensi all’Habanero, al Trinidad Moruga Scorpion, al Naga Morich, al Naga Viper, al Carolina Reaper. Per ciascuna tipologia prediligiamo sempre varietà molto professionali per colture in serra, tunnel e campo aperto.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, piantina innestata, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: i peperoni sono ricchi di vitamina C, ne contengono tre volte più dell’arancia, per questa scoperta lo studioso Gyorgyi si aggiudicò il Nobel nel 1937. Essendo una sostanza termolabile, sarebbe meglio consumarli crudi nell’insalata e non cotti, così da trarne il massimo beneficio.

 

POMODORO

Il Pomodoro appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Il suo nome scientifico è Lycopersicon Lycopersicum. Una prima classificazione si può fare tra pomodori indeterminati (che necessitano di un sostegno) e pomodori determinati (a terra, a cespuglio). Nei primi rientrano le tipologie a grappolo, i costoluti come il marmande, il cuore di bue, il riccio fiorentino, e ancora i ciliegini, i datterini, i mini-plum, i cocktail, i san marzani e gli allungati. Tra i pomodori a terra si annoverano tutte quelle varietà di pomodoro ovale e squadrato da mensa, gli allungati, i ciliegini, i datterini, la tipologia tondo liscio, i san marzani e altri ecotipi locali. Sia in campo professionale, sia per l’amante dell’orto prediligiamo varietà ibride di alto livello con buone resistenze alle principali malattie della specie. Nel contempo, consigliamo di innestare la varietà scelta, ove necessario, per favorire la pianta nei cicli di produzione lunghi, garantirle una buona protezione dal Fusarium, ottenere una pezzatura del frutto migliore, gestirla in maniera più idonea.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, piantina innestata, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: sarebbe meglio non conservare i frutti in frigorifero poiché il freddo interferisce con gli enzimi che gli conferiscono il gusto. Cucinati, poi, pare siano più salutari di quelli crudi giacché col calore viene a rompersi la parete cellulare che contiene il licopene, prezioso antiossidante.

 

PORRO

Il porro appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Il suo nome scientifico è Allium Porrum. Le varietà utilizzate in vivaio sono idonee per raccolti autunnali e invernali.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: già gli Egizi e i Romani riconoscevano al porro buone virtù nei confronti di gola e del sonno. Ha proprietà disintossicante e diuretica.

 

PREZZEMOLO

Il prezzemolo appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Il suo nome scientifico è Petroselinum Crispum. Distinguiamo, tra le nostre varietà, il prezzemolo comune e il prezzemolo gigante.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: pare che il prezzemolo abbia una storia molto antica e sia avvolto da un velo di magia, si ricorda l’espressione di Altomare Secca in un antico rituale vodoo-pugliese “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizo contro il malocchio”. Si racconta, inoltre, che bere il decotto di prezzemolo era un metodo utilizzato anticamente per abortire.

 

RADICCHIO

Il radicchio appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome scientifico è Cichorium Intybus var. Foliosum Radicchio. Si classificano in precoci e tardivi e si distinguono anche per forma e colore, si pensi al rosso di Chioggia dalla classica forma a palla, al rosso Trevigiano dalla forma allungata, a quelli variegati che si aprono come una rosa sino alle tipologie più bianche. Per i radicchi sviluppiamo calendari di produzione su richiesta e in base alle esigenze del cliente.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: il radicchio è un alimento molto consigliato a chi ha bisogno di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e disintossicare l’organismo. Come tutti gli ortaggi amari, è un prezioso alleato del fegato.

 

RUCOLA

La rucola appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Eruca Sativa. Pianta erbacea annuale, è originaria dei paesi del bacino del Mediterraneo. Distinguiamo tra la rucola selvatica dalle foglioline più piccole e dal sapore piccante e la rucola coltivata maggiormente utilizzata in cucina con foglie più larghe.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: gli antichi romani avevano a cuore questa pianta con cui erano soliti preparare “filtri d’amore”. Si racconta, inoltre, fosse proibito piantarla nei giardini dei monasteri, in epoca medievale, in quanto considerata pianta eccitante.

 

 

SEDANO

Il sedano appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Il suo nome scientifico è Apium Graveolens L. Pianta biennale, ha un ciclo di produzione di sei, sette mesi. La tipologia di sedano allevata in vivaio fa riferimento a quello da costa e, in particolare, ne distinguiamo differenti varietà in base al colore verde più o meno intenso.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: non tutti sanno che il sedano fa bene alla vista, in quanto ricco di vitamina A. Basterebbe mangiarne un gambo al giorno per ottenere il 5% del fabbisogno giornaliero di questo nutriente.

 

SENAPE

La senape appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Il suo nome scientifico è Sinapis L. Possiamo distinguere tra specie coltivate e spontanee. Nella prima rientrano la brassica nigra (senape nera) la più antica, la brassica alba (senape bianca o gialla) e la brassica Juncea (senape bruna) che nasce dall’incrocio delle prime due. La tipologia trattata nella nostra azienda è la senape selvatica (brassica arvensis) in contenitori di polistirolo con torba soffice da 104 fori.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale.

 

Curiosità: utilizzata sin dai tempi dei Romani per conservare frutta e verdura, la senape sembra avere molteplici proprietà benefiche. Il decotto di semi di senape, in particolare, pare depuri il sangue da un’eccessiva assunzione di alcool. In India, l’olio di senape viene sparso davanti l’ingresso delle case in occasione di feste particolari come portafortuna.

 

SPINACIO

Lo spinacio appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae. Il suo nome scientifico è Spinacia Oleracea. Pianta erbacea annuale può esser coltivata tutto l’anno a seconda delle varietà scelte per ciascuna epoca di trapianto. Nel nostro vivaio è allevata in contenitori di polistirolo con torba soffice da 220 fori o da 104 fori, sulla base della richiesta del cliente.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: in realtà il contenuto di ferro negli spinaci, non è molto maggiore di tanti altri ortaggi. Tuttavia, per un banale errore di trascrizione (una virgola posta male) si attribuì agli stessi un contenuto di ferro dieci volte superiore al reale. Da qui nacque la leggenda del celeberrimo “Braccio di Ferro”. Quando ci si accorse dello sbaglio, decenni dopo, era ormai troppo tardi poiché il film aveva spopolato nel mondo.

 

 

 

ZUCCA

La zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Ne esistono diverse specie del genere Cucurbita come la Cucurbita maxima Duchense, la Cucurbita Moschata che sono le più diffuse per finire poi alle zucche ornamentali. Le varietà più richieste in vivaio corrispondono alle specie Red Kuri, Butternut e la classica Moscata di Provenza. Originaria dell’America latina, le prime tracce di semi di zucca pare risalgano al 6000 a.C. Ricca di proprietà antiossidanti è utilizzata nelle diete ipocaloriche proprio per l’elevato contenuto d’acqua. Della zucca si consumano sia i semi, opportunamente abbrustoliti e salati, dai quali si ottiene anche un olio molto delicato e la polpa che può essere cucinata in molteplici modi.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: il detto “non hai sale in zucca” trae origine dai tempi dell’antica Roma. La zucca, infatti, svuotata e fatta essiccare rappresentava un ottimo scrigno dove conservare qualcosa di prezioso, all’epoca il sale.

ZUCCA DA PERGOLA

La zucca da pergola appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo nome scientifico è Lagenaria Longissima. Esistono diverse tipologie dalla più corta alla lunghissima di Sicilia, sino a quella utilizzata prevalentemente per la produzione di tenerezze. È una pianta rampicante e nella coltivazione a pergola produce frutti molto lunghi e dritti che tendono verso il basso. Può esser lasciata a terra, in questo caso i frutti si attorciglieranno assumendo l’aspetto di serpentelli.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: la lagenaria è stata utilizzata nella creazione di strumenti musicali come il Sitar indiano o le Maracas in Sud America. Il suono veniva emesso dai semi racchiusi al suo interno.

 

 

 

ZUCCHINO

Lo zucchino appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae. Il suo nome scientifico è Cucurbita Pepo L. Esistono molteplici tipologie: dalla classica verde scuro, sino a quelle più lunghe di colore verde chiaro come la Zucchina di Sicilia, alle tonde, le patisson e le eccentriche. Per ciascuna di queste tipologie sono presenti innumerevoli varietà ibride e non.

In vivaio iniziamo con le consegne di settembre per i trapianti precoci in tunnel, per lavorarci nei mesi successivi sino ai trapianti primaverili. Le piantine vengono consegnate in contenitori di polistirolo con torba soffice da 84 fori oppure da 40 fori.

 

Lavorazioni disponibili: piantina franca, convenzionale, biologica.

 

Curiosità: per l’altissimo contenuto d’acqua, oltre il 93%, sono considerate rinfrescanti e reidratanti. Ingrediente base di tantissime diete, sono ortaggi molto digeribili ai quali dare largo spazio in cucina …purché non si esageri col condimento!